Il turismo Attivo

Il turismo Attivo

L’11 aprile 2012 si è conclusa la 3^ edizione della BITAS, la Borsa Internazionale del Turismo Attivo in Sardegna. Vi hanno preso parte 80 buyer tra cui 30 operatori italiani, 11 portali web e 14 nazioni estere rappresentate dagli operatori internazionali; 234 seller locali; 20 giornalisti accreditati; oltre 200 partecipanti trekkingai seminari proposti. Il tutto completato dagli educational tour sul territorio. Ne sono emerse diverse riflessioni che mettono in luce le peculiarità di questo tipo di turismo:

  1. Il turismo attivo rappresenta per i Paesi industrializzati un trend senza crisi.
  2. Il turismo attivo è un segmento ad alta e diffusa profittabilità, caratterizzato da viaggiatori con buona capacità di spesa.
  3. I turisti attivi scelgono tutte le formule di ricettività: B&B, Agriturismi, hotel di media e alta categoria.
  4. La vacanza attiva è per tutti, perché duttile ed eterogenea: può accontentare più attitudini e i gusti di turisti di ogni età.
  5. Il turista “attivo” preferisce i cosiddetti “mesi di spalla” (gli operatori hanno quindi ampio margine per promuovere stagioni “altre” rispetto a quella balneare).
  6. Investire nel turismo attivo crea l’opportunità per un modello economico controtendenza.
  7. Il turismo attivo sostiene il presidio umano e la cura dei territori.
  8. Il turismo attivo promuove la sostenibilità ambientale.
  9. La gestione e la salvaguardia di un territorio o di un sito ha dei costi. Per sostenerli serve un patto tra turisti e comunità locale.
  10. Ascoltiamo i nostri turisti, attivi e non.

Ma in sostanza, che cos’è il turismo attivo?

Per turismo attivo si intendono tutte le tipologie di fruizione turistica del territorio che non sono pura osservazione ma implicano un impegno attivo del visitatore. Vi sono compresi segmenti turistici eterogenei, a volte considerati di nicchia, ma in grado di generare notevoli flussi di arrivi. Sono attività ottimali per il turismo attivo discipline sportive quali cicloturismo, trekking, golf, canoa, vela, kitesurf, windsurf, kajak, diving, arrampicata, equitazione, deltaplano, parapendio, paracadutismo.  Quindi sinonimo di turismo attivo è il turismo sportivo. Il turismo sportivo nasce come attività economica organizzata negli anni ’80 in Europa e negli Stati Uniti e si riferisce a un’insieme di pratiche legate sia allo sport che al turismo in luoghi estranei al proprio contesto ed in un periodo di tempo ben delimitato. Negli ultimi trent’anni questo particolare settore turistico ha raggiunto nel mondo una tale crescita dei flussi turistici da divenire materia di studio in molte Università internazionali. Il turismo sportivo infatti rappresenta un nuovo prodotto turistico frutto dell’evoluzione delle richieste e delle necessità sociali creando un’interazione tra le attività sportive con quelle turistiche. Lo sviluppo delle discipline sportive e il nuovo modo edonistico di vivere lo sport come piacere hanno concorso a sviluppare un’immagine positiva dello sport come attività fondamentale per il tempo libero. La scelta di una destinazione turistica legata all’esigenza di praticare un’attività sportiva per un determinato periodo di tempo in un luogo diverso dal nostro contesto ambientale avviene seguendo tutte le particolari richieste tecniche di questo target. Mai come in questo caso l’improvvisazione non è concessa, la conoscenza della pratica sportiva, dei tempi e delle specifiche richieste tecniche sono condizione essenziale per una buona organizzazione turistica.

La crescita dei dati statistici è spiegata dal sempre maggiore interesse della comunità internazionale neve sportall’attività fisica, alla cultura del corpo e dal riconoscimento della medicina dei benefici derivanti dalla costante pratica degli sport. Inoltre questo particolare target è caratterizzato da un’età giovane e dalla durata media di permanenza nelle località prescelte che si attesta tra le 4 e le 6 notti. Il dato sembra essere ancor più significativo per la pratica sportiva agonistica.

Sul web ci sono alcune statistiche relative al tasso di “engagement” sui Social Network. Di che cosa si tratta? È un indicatore molto importante, molto di più ad esempio del semplice numero di “Mi piace” di Facebook o di Followers su Twitter, perché offre una misura del numero di utenti cosiddetti “attivi”, ossia quelli che in un determinato arco di tempo partecipano alle conversazioni in atto sul social network. Non solo quindi semplici “fan” di un brand (che un bel giorno, zompettando su Facebook hanno cliccato senza pensarci troppo il bottone “mi piace” alla Nutella, come ho fatto io perché effettivamente la Nutella “mi piace” assai, ma poi su quel profilo non ci sono mai entrati nemmeno una volta). Sono invece quegli utenti che, oltre a essere fan, hanno letto almeno uno o più post, hanno cliccato sul “mi piace”, hanno commentato, hanno condiviso il contenuto sul loro profilo, e così via.

SPORT CAUSA DEL VIAGGIO TOTALE
CalcioCalcettoNuotoAltri sport acquatici e subacquei

Sport nautici

Sport invernali, su ghiaccio e di montagna

Sport ciclistici

Ciclismo

Footing, jogging

Atletica leggera

Tennis

Altri sport con palla e racchetta

Pallavolo

Pallacanestro

Altri sport con palla

Arti marziali e altri sport di combattimento

Caccia

Altro sport

   17,2 %1,2 %3,8 %8,1 %

3,2 %

27,0 %

0,7%

7,6 %

3,1 %

1,4 %

1,3 %

0,6 %

4,2 %

1,9 %

2,9 %

8,7 %

0,7 %

6,4 %

Totale      100%

Gli sport che hanno maggiormente influenzato gli italiani nello scegliere le vacanze sono stati:

-Sport invernali, su ghiaccio e di montagna (sci, snowboard, slittino, pattinaggio su ghiaccio, trekking, arrampicata sportiva, ecc.)

-Calcio

-Arti marziali e altri sport di combattimento (karatè, judo,scherma, ecc.)

-Sport acquatici e subacquei (immersioni, vela, surf, windsurf,ecc.)

Ciclismo

Considerando solo la pratica, e quindi i soli viaggi “attivi”, in graduatoria, gli sport invernali mantengono il loro primato, ma il calcio scende il quarta posizione scavalcato dagli sport acquatici e dalle arti marziali e altri sport di combattimento (importante il contributo della scherma che comporta da sola il 3,9% dei viaggi di questo tipo).

Le cose cambiano invece per la seconda tipologia di viaggi, infatti in questo caso il calcio attira il 40% dei viaggi fatti per assistere/accompagnare, seguito dal nuoto, dal ciclismo, dalla pallanuoto e infine ancora Tdalla scherma.

Il turismo sportivo è essenziale per l’economia nazionale soprattutto per la destagionalizzazione della domanda. In buona sostanza si deve fare sistema affinché l’offerta sia completa e

possa contribuire al miglioramento dell’immagine di una località. Inoltre la pratica sportiva ed in generale gli eventi sportivi attirano un numero consistente di flussi turistici stranieri ed il territorio nazionale si presta alla pratica di tutti gli sport dal golf, alla vela, all’equitazione, agli sport estremi, allo sci, al trekking ecc. Altro dato da non sottovalutare è la capacità che queste discipline hanno di attirare una clientela big spender con un’alta disponibilità economica.

La programmazione turistica per lo sviluppo di un determinato territorio dovrebbe includere i seguenti fattori: Turismo + Creazione di Eventi + Sport + Wellness + Enogastronomia + Beni Culturali = Domanda turistica moderna.

Le principali motivazioni che favoriscono la diffusione e l’interesse sociale per lo sport sono da collegarsi:

  1. a) alla trasformazione degli stili di vita e di consumo delle famiglie, all’ingresso nella pratica sportiva di fasce sociali a lungo al di fuori di essa (le donne, gli anziani, gli adulti, i portatori di handicap);
  2. b) all’attenzione per la promozione della salute, per la cura del corpo, per le relazioni tra salute, pratica sportiva e ambiente-natura; alla crescente percezione dello sport, e dei principi di “lealtà” della pratica sportiva, come pratica “educativa”, fondamentale per i giovani e per tutta la società; allo sport che ha assunto un crescente “valore universale”, per il  rispetto  dei  diritti  umani  e  per  la  solidarietà;  alle  maggiori disponibilità per l’insieme della popolazione a praticare delle attività;
  3. c) alla diffusione dell’associazionismo e del volontariato in materia di promozione sportiva;
  4. d) alle correlazioni tra Sport e mass-media, in particolare la televisione che amplia a dismisura il mercato della comunicazione sportiva.

L’assioma tra sport e turismo riflette i valori della società, in cui il desiderio di evasione e di relax non si sposa con i tradizionali presupposti dei due settori separatamente intesi. Un matrimonio di interesse è lo sbocco naturale di un percorso comune.

Lo spostamento della domanda di turismo verso le necessità di curare il fisico e la mente, con una maggiore attenzione verso i problemi della società, ha generato il bisogno di includere le attività fisiche e sportive nell’ambito turistico. Sotto altro profilo,  la  ricerca  di  stimoli  energici  per  evadere  dalla  routine,  ha  portato  alla diffusione  di  attività  sportive  praticate  nella  natura  e  alla  diffusione  degli  sport cosiddetti estremi.

D)BIBLIOGRAFIA:

Link del sito:                                       Link diretto:

www.regione.sardegna.it                  http://goo.gl/V2IHq

www.uptnovara.it                              http://goo.gl/KUOt1

www.touringsport.it                          http://goo.gl/LbzOX

www.cisrem.it                                    http://goo.gl/rBdfc

www.panathlon.net                           www.panathlon.net/…/Tomesani-… (formato power point)

www.fuoridallascatola.it                    http://goo.gl/N0lDC

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Pubblicato da logicamenteweb

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